Il libro BALLATE E UMORI contiene 15 ballate dai temi diversi (ballata del pirata, ballata del gay, ballata della santa, e tante altre)
Nella seconda parte del libro gli “UMORI” , vengono rappresentati da poesie, per esempio: l’amplesso, rimorso, olocausto e da aforismi (razzista, lotto poetico, schedina del sesso, ed altre)
Il libro è stato pubblicato nel mese di Settembre del 1999
BALLATE
BALLATA DEL PIRATA
Bolle di parole
sono le mie
Bolle di parole
sono le mie
- Nessuno
potrà fermarle -,
fanno eco
le onde
dell’acqua di mare
Esser pirata
non era
il mio mestiere;
uno
dei miei avi
aveva servito
la regina
Elisabetta I
il che
mi costringeva
a tenere
due cuori
Avevo
una bella moglie
ma
della ciurma
era la voglia
- uccider
qualcuno
per
ammonire gli altri -
rientrava
nell’ordine del giorno
Salpavo
da baie nascoste
alla vista
di navi appetitose
- donne
con fazzoletti
in lacrime
auguravano il ritorno -
Le
regole di bordo?!
Erano
quelle
della
buona pirateria:
Dormire
con un occhio
Non risparmiare
la vita
all’avversario
Comportarsi
da galantuomini
nella
spartizione
del bottino
Ah! Che fregatura
all’ultimo arrembaggio
- m’ero ritrovato
con
quattro figli
nel gancio … -
Perché,
ebbene dirlo:
tutte le vergini
erano
dal
capo deflorate
con
disprezzo
delle giovani
e
benedizione
delle vecchie
- I bimbi
nati
loro malgrado
venivan portati
in
campi
di pirateria
Qui
i duri dell’equipaggio
li addestravano
all’arte
dell’assalto
al
conficcamento
di spada
senza oltraggio
all’uso
corretto
del linguaggio -
Correva
l’anno 1750 e
grandi
erano i preparativi
per
il 25° giubileo
delle scorrerie
Al
plenilunio
sarebbero iniziate
le gozzoviglie
fino
all’esaurimento
di Lussuria
“reginetta della festa”
Per
l’occasione
- qualche esecuzione -:
donne
di malaffare sdentate
uomini ambigui
scoperti tali
vecchi
di là del senno
- tutti prigionieri –
un
colpo
per il
mio secondo cuore!
Mentre
l’orologio della vita
batteva le ore
tra saccheggi, oro e
morti
lo specchio
delle acque
ritraeva
il mio volto …
Ahimè!
Stavo diventando vecchio!
Dai
ghigni beffardi
alla spalle
cominciavo a capire
che
Elena mia moglie
trescava
con
l’aitante mozzo
- per l’onta
sarebbero morti
sulla forca … -
Ripresomi dal colpo
ecco che
la congrega dei figli
faceva
strage di sé
per
occupare
il
mio posto
- ogni giorno
uno
mancava all’appello … -
- E che dire?-,
dei ceffi
in
coperta
sogghignanti
sotto
i cascanti baffi
al
mio
incedere
claudicante …
Di lì a poco
del
mio proferire
un
naufragio
nella tempesta
senza
precedenti
risparmiava
al
mio
secondo cuore
questo dolore
Bolle di parole
sono le mie
- Nessuno
potrà fermarle -,
fanno eco
le onde
dell’acqua di mare
Bolle di parole
sono le mie
UMORI
RAZZISTA
- Uomo
inferiore
che
abita
al piano
superiore -
LOTTO
poetico
- Poeta
dà i numeri -
CUORE
Esercita
Il
Cuore
Poi
passa
le consegne
e
dai le dimissioni
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